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EDITORIALE - C'è crisi. A Jesolo c'è sempre meno richiesta. Molti stanno abbandonando la località. Si è sentito affermare in maniera categorica che è impensabile la costruzione di ulteriori complessi alberghieri od extra alberghieri. L'attuale ricettività di Jesolo è più che sufficiente, perchè l'arenile non puo' ospitare oltre il numero concesso, anche per garantire un certo equilibrio alle aziende esistenti per gli anni a venire. Vorremmo, se possibile, iniziare un piccolo ragionamento su questo tema. Se non fossero sorti, tanti e tali alberghi vent'anni fa. Se non fossero sorti nè bar, nè condomini, nè negozi e coloro i quali rappresentavano allora le aziende esistenti non ne avessero permesso la costruzione, cosa sarebbe di Jesolo oggi? Ed inoltre... (segue pagine interne)

IL TERRITORIO ABBANDONATO: ...Non c'è disastro o calamità naturale infatti che possano essere relegati nella dimensione biblica della fatalità, senza chiamare in causa le responsabilità o quantomeno le corresponsabilità dell'uomo, l'uomo di governo e l'uomo della strada, il potente e il cittadino comune. Vittime, feriti e dispersi; frane, smottamenti e alluvioni; danni e rovine non sono altro che il triste risultato del combinato disposto tra la furia degli elementi e l'inerzia o l'incuria degli esseri umani. Tutto è, fuorché emergenza: cioè eventualità imprevista e imprevedibile, caso fortuito, accidente della storia... Giovanni Valentini - la Repubblica - 3 marzo 2011

venerdì 29 agosto 2014

Jesolo - Ospedale privato, 43mila metricubi di edilizia residenziale. Zoggia attacca l'Usl

Il sindaco contro il direttore Bramezza 
"Non sappiamo nulla di riabilitazione"

E' scontro sul futuro dell'ospedale di Jesolo e sull'ipotesi di parziale privatizzazione. Il sindaco Valerio Zoggia attacca il direttore generale dell'Usl 10 che pochi giorni fa ha inviato una delibera a Comune e Regione nella quale si prevede la realizzazione di una società mista di capitali a controllo pubblico con la partecipazione di un privato al 49 per cento, per la gestione dell'Ospedale.
   Un progetto di cui nessuno sembra essere stato a conoscenza, il sindaco per primo. "L'ho appreso dalla stampa - spiega il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia - e devo dire che mi lascia perplesso il modo di agire del direttore Carlo Bramezza, una tale decisione dovrebbe passare attraverso un confronto, un dibattito". Bramezza non la pensa così e tira dritto per la sua strada: "Sarà un centro riabilitativo sul modello di Motta di Livenza, una struttura a cinque stelle". Un centro nel quale non mancherà un grande pronto soccorso per le emergenze estive, quando il litorale si riempie di turisti.
Valerio Zoggia
   "Questa proposta arriva inattesa per contenuto e caratteristiche - continua Zoggia - Non siamo contrati a priori, ma certe ipotesi devono essere prima condivise". E il primo cittadino non è stato l'unico a sollevare perplessità. Prima di lui lo aveva fatto Salvatore Esposito, rappresentante di Sel. "Si propone di edificare tra i 43mila e i 45mila metricubi di edilizia residenziale con la possibilità di ricavare 26 milioni di euro per ristrutturare l'ospedale. Qualcuno sta portando avanti un progetto speculativo?" Ha chiesto in una interrogazione, L'ipotesi di una gestione mista dovrà comunque essere discussa in commissione sanità del consiglio regionale del Veneto. "Pur essendo una competenza in capo alla Regione - dice il consigliere regionale Bruno Pigozzo - trovo anomalo escludere il territorio dal confronto":

E. Lor.
Corriere del Veneto
venerdì 29 agosto 2014

IL SINDACO DI JESOLO VALERIO ZOGGIA COMMENTA LA PROPOSTA DEL DIRETTORE GENERALE DELL'ULSS 10 SUL RILANCIO DELL'OSPEDALE DI JESOLO

Il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia commenta la proposta del direttore generale dell’Ulss10 sul rilancio dell’ospedale di Jesolo. «Perplesso dal modo di agire di Bramezza. Mi sarei aspettato prima un confronto con l’amministrazione e in consiglio comunale. Ora la proposta va condivisa con la città»

«Ho appreso con sorpresa sulla stampa locale la proposta avanzata dal direttore generale dell’Ulss 10 Carlo Bramezza in merito al rilancio dell’ospedale di Jesolo.  Un modo di agire che mi lascia perplesso in quanto ritengo che sarebbe stato più opportuno condividere con l’amministrazione comunale questo tipo di progetti, magari con un confronto e un dibattito in consiglio comunale. Il tempo, comunque, per farlo, c’è ancora e quindi il mio invito al direttore generale Bramezza è proprio quello di presentare la sua proposta alla città, per fare in modo che quella dell’Ulss 10 sia anche una scelta condivisa il più possibile con i cittadini di Jesolo.
Sulle vocazioni dell’ospedale della nostra città, in questi ultimi 15 anni, si sono accumulate più di una ipotesi: dalla gestione affidata alla casa di cura Rizzola all’ospedale nuovo gestito dal San Raffaele di Milano, tutte discussioni risolte con un nulla di fatto. Quest’ultima proposta di Bramezza arriva, dunque, inattesa, sia per i modi in cui è stata presentata sia per il contenuto e le caratteristiche del progetto.

Come amministrazione comunale restiamo convinti che quanto previsto dalle schede regionali e approvato dalla Conferenza dei sindaci del Veneto Orientale risponda alle esigenze della nostra comunità e del litorale: l’ospedale di Jesolo va confermato nella sua vocazione di struttura per la riabilitazione, garantendo ottimali sistemi di prima emergenza e le funzioni necessarie a far fronte alle esigenze dei turisti confermando il
primariato del Pronto Soccorso
. Il ruolo assegnato al nostro nosocomio si colloca all’interno di una riorganizzazione che deve avere come approdo fondamentale l’ospedale unico. Come amministrazione comunale non siamo contrari a priori ad altre ipotesi ma riteniamo che prima debbano essere condivise».

Ufficio Stampa Comune di Jesolo
Raffaele Rosa
338 4855430
ufficio.stampa@comune.jesolo.ve.it

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